
La Orotava: indagini per far luce sulle sparizioni forzate durante la Guerra Civile
Sondaggi archeologici nel Bucio di Maja per la ricerca di vittime della Guerra Civile nel Parco Nazionale del Teide
Il Comune di La Orotava ha avviato sondaggi archeologici nel Parco Nazionale del Teide, specificamente nel Bucio di Maja, con l'obiettivo di individuare possibili resti ossei di persone represse dal regime franchista durante la Guerra Civile Spagnola. Questo progetto è il primo a essere promosso da un'amministrazione pubblica per indagare sulle sparizioni forzate avvenute nell'area, dove la tradizione orale indica che molte vittime furono gettate nei tubi vulcanici.
Il progetto, finanziato dal Cabildo di Tenerife con 9.726 euro, si svolgerà in diverse fasi nell'arco di circa un mese e mezzo. Inizialmente, si condurrà una ricerca bibliografica sulla zona per raccogliere informazioni sulle sue caratteristiche storiche, archeologiche e morfologiche. Successivamente, si procederà all'analisi delle testimonianze orali che identificano questo luogo come sito di omicidi e sparizioni di persone legate ai movimenti repubblicani.
La fase centrale del progetto consisterà in uno studio speleologico dell'interno del bucio, senza effettuare scavi, per identificare la presenza di resti ossei. Se verranno trovati resti, verrà analizzato se appartengono a vittime della Guerra Civile o se sono di origine preispanica. Al termine, i risultati dello studio saranno pubblicati in coordinamento con il Comune di La Orotava.
Questo lavoro include una prospettiva di genere, poiché si ritiene che la repressione abbia colpito anche donne repubblicane di diversi comuni dell'isola, i cui resti potrebbero trovarsi nell'area oggetto di indagine. Un team multidisciplinare di archeologi, speleologi e storici è incaricato del progetto, il cui obiettivo è determinare con precisione i luoghi dove, secondo le testimonianze, sono scomparse persone durante la Guerra Civile tra il 1936 e il 1939.