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Lucha Canaria: tradizione e identità delle Canarie
La Lucha Canaria è molto più di uno sport per gli abitanti delle Isole Canarie. Essa rappresenta una tradizione secolare che incarna un aspetto fondamentale della loro identità culturale.
Le sue origini risalgono ai Guanci, gli antichi abitanti dell’arcipelago, che praticavano questa forma di lotta sia per l’addestramento fisico sia come metodo per risolvere dispute. Nel corso del tempo, la Lucha Canaria ha mantenuto molte delle sue caratteristiche originali, evolvendosi fino a diventare uno sport regolamentato con norme proprie.
I lottatori, conosciuti come “luchadores”, competono su un terreno sabbioso circolare, chiamato “terrero”, con un diametro che varia tra i 15 e i 17 metri. L’obiettivo del combattimento è semplice: far cadere l’avversario a terra con qualsiasi parte del corpo, esclusi i piedi. Ogni incontro si svolge in una serie di “mano a mano” e si conclude quando un lottatore riesce a far cadere l’altro due volte. Le tecniche impiegate, spesso con nomi evocativi come “la pardelera”, aggiungono un tocco di tradizione e colore a questo sport.
Paralleli con la Lotta Greco-Romana. Nonostante la Lucha Canaria e la lotta greco-romana siano nate in contesti molto diversi, condividono alcuni aspetti fondamentali. Entrambe richiedono forza fisica, abilità tecnica e una strategia ben pensata. In entrambe, l’obiettivo è sottomettere l’avversario attraverso prese e proiezioni. Un’altra somiglianza risiede nell’importanza della postura e del controllo del corpo. In entrambe le discipline, mantenere l’equilibrio e la stabilità è cruciale per eseguire le mosse e difendersi dagli attacchi dell’avversario. Inoltre, entrambe valorizzano il rispetto reciproco e lo spirito sportivo.
Nonostante queste somiglianze, ci sono molte differenze significative. Dal punto di vista tecnico, la Lucha Canaria permette l’uso delle gambe per bloccare o sbilanciare l’avversario, pratica vietata nella lotta greco-romana. Quest’ultima, infatti, proibisce qualsiasi utilizzo delle gambe al di sotto della cintura, concentrandosi esclusivamente sulle prese con la parte superiore del corpo. Questa differenza tecnica influisce notevolmente sulla strategia e sullo stile di combattimento delle due discipline.
In entrambe le discipline ogni incontro è caratterizzato da un forte senso di fair play e sportività. Il gesto di saluto e rispetto alla fine di ogni combattimento è una testimonianza del valore che gli atleti attribuiscono all’onore e alla correttezza.
Queste forme di lotta tradizionale non solo preservano le antiche usanze, ma promuovono anche valori di rispetto e sportività tra chi le pratica, incarnando un esempio di come gli sport di contatto possano unire le persone nel rispetto e nella competizione leale.